Com’è che si dice? Chi ben comincia è a metà dell’opera. Benissimo, allora questo 2023 parte decisamente con il freno a mano tirato.
Questo post è stato rimosso: una mezza delusione
La mia prima lettura dell’anno, Questo post è stato rimosso, edito Mondadori è stato infatti una mezza delusione.
Le premesse c’erano ed erano talmente alte che ho inserito questo libro nella mia letterina indirizzata a Babbo Natale.
Di cosa parla questo libro?
Kayleigh è una giovane ragazza che per cause di forza maggiore, in particolare a causa dei debiti accumulati per suo conto dalla ex, si trova suo malgrado a lavorare per Hexa, un’azienda che si occupa della moderazione di contenuti sulla piattaforma online.
Kayleigh e i suoi colleghi si trovano non solo invischiati in un lavoro sottopagato e massacrante, ma sottoposti per innumerevoli ore al giorno alla visione di contenuti che, non è difficile immaginare, contengono lo schifo del mondo. I moderatori sono peraltro obbligati contrattualmente a valutare questi contenuti, secondo un regolamento ferreo, quindi si trovano costantemente a valutare quanto lo schifo sia effettivamente tale, secondo le linee guida.
I dipendenti di Hexa – Kaileigh e quelli che diventeranno i suoi amici – non impiegheranno molto a presentare le conseguenze di un lavoro tanto disumano, svelando quanto il contatto con contenuti virtuali immondi e turpi possano creare insospettabili e pericolose spaccature nella coscienza umana.
Capite perché ero curiosa?
Il problema maggiore di questo romanzo è che non è un romanzo, è un racconto. In sostanza è troppo breve. Non riesce a sviscerare le tematiche che propone fino in fondo, rimanendo sempre superficiale, sia nella descrizione della protagonista che nei rapporti che intesse. Ecco, questo libro è un incipit, una bozza. Necessita(va) un’articolazione maggiore, un più alto grado di approfondimento.
Menzione di disonore al finale, che non ho capito fino in fondo, che ho trovato raffazzonato, sebbene, questo è da concedere, si arrivi alla fine con una certa curiosità; infatti se c’è un pregio del libro è che smuove la curiosaggine del lettore.
Il tutto raccontato con uno stile molto basico e asciutto che di fondo non mi sarebbe dispiaciuto se ci fosse stata più sostanza.
Consiglio quindi la lettura?
Solo per potercene lamentare insieme!