Anatomia di un fallimento elettorale

Nella notte è un romanzo politico, con tutto ciò che ne consegue.

Intrecci, nomi, persone che sanno, persone che muoiono accidentalmente. Nello specifico Nora sta scrivendo la sua tesi di laurea, Nella notte il titolo, dove racconta la storia di un fallimento elettorale. Molto rapidamente: prima tutti d’accordo a votare un personaggio, con supporto di destra e sinistra, poi alla fine sorpresona: è stato eletto un altro.

Storia correlata al fatto principale: signori, c’è stato un omicidio

Poche ore prima dell’elezione, esponenti votanti di destra e sinistra sono riuniti in una sala all’ultimo piano di un palazzo per buona parte abbandonato. Mentre in alto si discute, al piano terra c’è un morto.

Un morto classificato come accidentale, in realtà legato (lui insieme ad almeno altri 3) alla congiura politica del momento. Su questo Nora indaga, prima direttamente tra le pagine della sua tesi (capitolo fatto nascondere dal suo relatore), poi tra documenti segreti trovati in un “centro studi”, in realtà raccoglitore di informazioni riservate, foto rubate, pot-pourri di notizie e scandali che sono in effetti merce di scambio.

Dove si ferma la verità

Premessa: non mi sono mai interessata a nessun livello di politica. Se non per informazioni strettamente necessarie che mi sono servite per votare da quando ne ho raggiunto il diritto.

Non so dire quanto di romanzato ci sia tra legami di soldi, mazzette, favori, “consulenze”, sesso, scambi, preti, scout, politici, servizi segreti nella politica vera. Fa paura a pensarci.

Bello invece pensare che esiste qualcuno che dentro a questa confusione cerca di accendere una luce.

De Gregorio manda un messaggio molto chiaro: abbiate coraggio

Nora prima e Alice poi ci provano a spostare di un centimetro la rotta. A non adattarsi al sistema nel quale si trovano. Provano a dare voce ad un’altra verità. Sembra pazzesco, ma c’è qualcuno che combatte.

La notte. Il buio. Il velo che copre le cose, il vapore di una sauna che nasconde le facce, rimangono sole le parole. Parole che si associano e creano paradigmi molto diversi a seconda di chi ci gioca, con le stesse parole.

Un romanzo che fa molto riflettere sul potere che abbiamo e, purtroppo, che non abbiamo.