Habemus coppia dell’anno
Camilla is back!
Mi correggo, Camilla and Henrik are back!
Ne avevamo parlato proprio all’inizio di quest’anno di questa nuova coppia di scrittura: mi era piaciuta e si percepiva un possibile prosieguo ma non pensavo così presto e sì, ne sono abbondantemente felice.
A due anni dall’ultima indagine tornano Mina e Vincent
Sono passati due anni dall’ultima indagine che ha coinvolto Mina, tutta la squadra mobile della polizia di Stoccolma e l’illusionista Vincent Walder.
Da allora, i due protagonisti non si sono più visti e sentiti, entrambi colti dall’imbarazzo di dover fare il primo passo.
Un nuovo caso mette sotto torchio Mina e la sua squadra. Questa volta coinvolge una categoria molto delicata: i bambini.
Tutto ha inizio con il piccolo Ossian, scomparso improvvisamente dal cortile dell’asilo. Sembrerebbe andato via di sua spontanea volontà con una signora anziana. Il bambino viene ritrovato morto pochi giorni dopo. Da qui scattano una serie di coincidenze e casi simili che fanno pensare ad uno schema di omicidi, ma chi c’è dietro a questa folle macchina? È una persona o più persone? Si può considerare l’ipotesi di una setta?
La polizia brancola nel buio, non ci sono indizi sufficienti e la stampa non dà loro tregua. Mina allora propone di chiedere l’intervento di Vincent che non è ancora visto di buon occhio da parte di molti suoi colleghi ma che apporta passi avanti all’indagine, scovando un complesso e inquietante schema.
In questo romanzo c’è più storia privata dei personaggi, aspetto che ho molto apprezzato. Veniamo a conoscenza così delle difficoltà di gestire la paternità da parte del compagno di Julia, si approfondisce la relazione di Mina con sua figlia e sua madre e Ruben, che per contrastare i suoi istinti sessuali va in terapia. Poi la speciale amicizia che lega Mina e Vincent, che non è chiaro se si tratti di sola amicizia o qualcosa in più. C’è indagine sì, ma anche molta vita personale dei protagonisti, un aspetto che permette al lettore di entrare ancora più in empatia con i personaggi.
Beh che dire, sono 762 pagine che scorrono veloci, con una scrittura semplice ma incisiva, mantenendo sempre il lettore con il fiato sospeso, ancora una volta la coppia Lackberg-Fexeus si dimostra vincente.