Si, lo abbiamo già ammesso.

Ci siamo un po’ perse negli ultimi mesi, le letture sono andate avanti in maniera più o meno regolare ma le recensioni no, ahimè.

Eccovi quindi la prima parte di una carrellata
di recensioni brevi
di libri letti nel 2023.

Alcuni potrebbero essere già comparsi nella classifica di fine anno ma qui ne voglio parlare in maniera un po’ più approfondita.

Bando alle ciance, partiamo subito!

Piero fa la Merica
Paolo Malaguti, Einaudi

Siamo a fine ‘800 nella profonda campagna veneta, ai piedi del Montello.

La famiglia dei Gevori è talmente povera e disgraziata che, non avendo nulla da perdere, decide di andare in cerca di fortuna in questo viaggio di grandi speranze verso l’America, o Merica come la chiamano loro.

È un racconto doloroso e profondo e che tocca le corde emotive del lettore; molti infatti hanno dei nonni o bisnonni che possono raccontare una storia simile.

È un libro necessario scritto divinamente che ti rapisce e ti fa riflettere.

Come fermare il tempo,
Matt Haig, E/O

Chi di noi non ha mai voluto vivere epoche passate come il Risorgimento, l’Illuminismo o il frenetico movimento artistico della Belle Epoque?

È proprio ciò che succede a Tom, un uomo che dimostra all’incirca quarant’anni ma che in realtà ne ha più di quattrocento poiché affetto da una malattia rara per la quale invecchia molto lentamente.

Apparentemente potrebbe essere una bella cosa, ma la realtà è che Tom è costretto a cambiare spesso paese, non creare relazioni stabili per non farsi scoprire e soprattutto soffrire, fino a quando…

Una storia dolce amara attraverso la Storia.

Follia,
Patrick McGratt, Adelphi

Ne hanno parlato e straparlato tutti.

Credo sia uno dei libri più citati nei social negli ultimi anni e,
incuriosita, mi sono fatta trascinare da questa ondata temendo di rimanere un po’ delusa: quando ne parlano tutti le aspettative sono molto alte e spesso non vengono soddisfatte.

Beh, mi sbagliavo.

Una storia forte e avvincente, che ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine. Le ultime pagine mi hanno lasciato addosso una sensazione di turbamento e sgomento che mi hanno fatto pensare per giorni.

Responso? Sì, vale la pena leggerlo!

Circe,
Madeline Miller, Feltrinelli

Memore de “La canzone di Achille” ho voluto recuperare anche quest’altro libro della Miller e ve lo dico: la prima metà l’ho trovata molto pesante e faticosa.

Ero quasi tentata di abbandonare, ma per fortuna non l’ho fatto: nella seconda parte la narrazione prende ritmo.

È una storia che parla di forza e indipendenza femminile, che parla di maternità in maniera vera e dolorosa e che non glorifica gli dei dell’Olimpo per come siamo abituati a vederli.

Circe è una figura che spesso è stata messa in secondo piano e la Miller è riuscita a renderle giustizia, concentrandosi sugli aspetti umani di questo personaggio capace di provare sentimenti come l’amore, la rabbia, la volontà di vendetta e pietà.

La gazza,
Elizabeth Day, Neri Pozza

Avete presente quando leggete le prime cento pagine di un libro dove sembra essere successo tutto e ti chiedi: e adesso? Come va avanti per le prossime TRECENTO pagine?

Beh amici miei, non sarò io a dirvelo, o forse sì, ma la situazione si capovolge totalmente lasciando il lettore DI STUCCO.

Non voglio raccontare molto della storia perchè potrei rovinarvi l’effetto sorpresa ma vi dico che se vi piacciono le storie che parlano di relazioni personali, sentimenti, malattie mentali e maternità un po’ particolare… Basta!

Non aggiungo altro, se queste caratteristiche rispettano i vostri gusti non lasciatevi sfuggire questa storia che indaga negli aspetti un po’ torbidi dell’animo umano.