Se dovessi vincere un’Olimpiade, un Nobel, un Pulitzer, un Oscar sono certa che lo vincerei per la mia propensione a tirarmi la zappa sui piedi. (E il premio per la migliore zappatrice va aaa… Benedetta! Mi immagino già nel mio vestito verde scintillante – che emozione!)

Perchè non bastano le mille micro-e-non incombenze che ogni giorno affollano minuti e pensieri, ho pure chiesto ad un gruppo di amiche di sfidarmi a cercare per loro una categoria di libri che ritenessero interessanti.

Tra proposte di nicchia (libri horror ambientati a Natale), proposte pratiche (libri per chi vuole imparare a scrivere) e grandi classici (libri con colpi di scena clamorosi), alla fine la categoria scelta è stata “7 libri che mi convinceranno a leggere”.

Disclaimer

Sono una casa editrice e/o un’autrice per la quale è vitale convincere a leggere più persone possibile altrimenti sta sera non si mangia? No.

Penso che tutti sulla faccia della terra DEBBANO leggere perché questo li/le rende migliori? ASSOLUTAMENTE NO.

Questo articolo nasce come un gioco e non ha nessun valore dogmatico

Dimentica le liste infinite di letture da fare in estate che maestre e/o professori con più o meno buona fede ti hanno impartito.
Nel piccolo spazio di Libri a Merenda si legge se si vuole, se non si vuole si parla di posti fighi dove fare brunch, in barba ai libri.

Ecco quindi la lista degli almeno 7 libri che ti convinceranno a leggere

(se leggi fino alla fine puoi scoprire che in realtà sono molti di più)

1. Dieci piccoli indiani – Agatha Christie

Metti dieci persone che non si conoscono su un’isola dell’Inghilterra a seguito di un misterioso invito. Mettici che quando ci mettono piede non trovano il padrone di casa ma una misteriosa filastrocca che pronostica che da dieci ospiti ne rimarranno nove.

Mettici che ognuno di loro si scopre non essere esattamente una brava persona e che, con il passare dei giorni, essi verranno eliminati uno dopo l’altro. Chi c’è dietro il mistero più celebre della letteratura italiana e perché ha ordito tutto ciò?

C’è un perchè Agatha Christie è considerata la regina del giallo: non ti serviranno grossi spintoni per voler prendere in mano questo libro ogni volta che puoi!

2. L’amica geniale – Elena Ferrante

La magia di questo libro (e dell’intera saga) è la magnetica capacità di tenerti incollato/a alle pagine nonostante, tutto sommato, si parli (solo) di una vita, quella di Elena, Lenù, bambina nata e cresciuta in un rione di Napoli nel secondo dopoguerra.

La vita di Elena si snoda tra tutte le tappe di una vita che inizia nella miseria e che rimane sempre ancorata all’amica-nemica Lila, ragazza tanto geniale quanto enigmatica, profonda ma pratica, l’amica da emulare ma anche dalla quale fuggire per compiersi pienamente.

Non occorre aver avuto una vita come quella di Elena per sentirsi parte del mondo che Ferrante crea, perché ogni step della vita è talmente approfondito che sembrerà davvero di vivere una seconda vita.

Sullo sfondo un’Italia che cambia e una Napoli che ti forma, ti sforma, ti trasfigura e non ti lascia mai andare del tutto.

3. Uomini e topi – John Steinbeck

Con la sola lettura di questo capolavoro della lettura americana libro vi garantirete l’allure da intellettuali-ma-senza-puzza-sotto -il-naso.

California, anni Trenta. La crisi negli Stati Uniti si fa sentire soprattutto nelle zone a vocazione agricola come quella in cui vivono George e Lennie. Entrambi sono braccianti agricoli e sognano di mettere da parte abbastanza grana per comprare la loro fattoria eppure non potrebbero essere più diversi.

George, scaltro e minuto è la guida di Lennie, robusto ma evidentemente limitato da un ritardo mentale.

I due sopravvivono in un’America cinica e razzista, in cui solo un’amicizia come la loro lascia un certo spiraglio di speranza.

Lo stile prettamente dialogico rende la narrazione agile e veloce tanto che in breve tempo si arriva allo straziante finale. A ben pensare il dolore che vi sovrasterà vi farà perdere definitivamente la voglia di leggere.

4. Indignazione – Philip Roth

Di questo libro puoi trovare la recensione completa qui.

Ho dovuto per forza inserire uno dei miei scrittori preferiti (nonché vincitore del premio Pulitzer con Pastorale americana, ca va sans dire) ed ho scelto una delle opere più brevi ed efficaci.

Marcus Messner, il protagonista, rimarrà ucciso nella Guerra in Corea, non prima di aver attraversato tutte quelle vicende umane che fanno parte della vita non solo dei giovani americani ebrei degli anni ’50, ma anche noi giovani lettori adulti di settant’anni dopo: l’amore, la ricerca di indipendenza, il difficile rapporto col padre. Per giungere infine al tragico epilogo già annunciato dalle prima pagine ma che farà gridare al lettore: la vita è ingiusta… come la letteratura.

5. Novecento – Alessandro Baricco

Un libro più breve (ma più significativo) di questo non avrei proprio potuto trovarlo.

Si tratta infatti di un monologo, il racconto del trombettista Tim Tooney che a sua volta racconta la storia di Novecento, il pianista più bravo mai incontrato il quale vive tutta la vita sul piroscafo Virginian, facendo la spola tra Europa ed America, esibendosi per i passeggeri.

Ci prova, una volta, a scendere, ma non ci riesce. La sua casa è il Virginian, sua madre l’Oceano. Cosa accadrà all’artista quando l’imbarcazione inizierà a perdere colpi?

Anche in questo caso la forza del libro non è tanto nelle giravolte narrative, bensì nello stile, nel come ogni parola sia un affondo preciso, la sintassi sia affine alla poesia. Un testo unico ed imperdibile.

6. La profezia dell’armadillo – Zerocalcare

Dimenticate tutto quello che sapete sulla letteratura che vi hanno insegnato a scuola.

Dimenticate Dante, Manzoni, Verga e lasciatevi accompagnare da Zerocalcare nella contemporaneità di Rebibbia (periferia di Roma) dove Zero vive quella vita a metà che tanti sperimentano: un lavoro che c’è e non c’è, l’amore che non si decide palesarsi, gli amici di una vita ma soprattutto l’armadillo gigante che vive nella tua cameretta.

Un armadillo gigante? Sì, la tua coscienza, quella vocina che sa sempre cosa dovresti o non dovresti fare, ma poi è sempre lì a giudicarti quando, come sempre, quella cosa non la fai o la fai.

Una graphic novel per sentirsi capiti, per sorridere (talvolta amaramente) e per leggere un signor libro, in grado di esprimere tutto il disagio di una generazione.

7. La lotteria – Shirley Jackson

Oddio, ma cosa sta succedendo?”. Se volete farvi questa domanda per 82 pagine ed arrivare alla fine con gli occhi sbarrati dallo sgomento allora vi informo che La lotteria di Shirley Jackson fa esattamente per voi.

D’altra parte cosa può esserci di spaventoso in una lotteria che si svolge annualmente in un idilliaco villaggio del New England alla quale partecipano tutti gli abitanti?

Un racconto breve ma viscerale al quale non smetterete mai più di ripensare.

I consigli non finiscono qui!

Nella seconda parte dell’articolo troverai ancora più titoli suggeriti dalle nostre colleghe del mondo di bookstagram!